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Avere successo con la LEAN: è semplice o complesso?

Molti pensano sia semplice essere lean. Molti pensano sia un gioco da ragazzi. Molti, in parte, hanno ragione: una volta raggiunto il livello di Lean Organization desiderato le attività diventano davvero più semplici!

"Non è importante la meta, ma il cammino" dice Paulo Coelho.  Questo vale anche in anche in azienda!

Plan-Do-Check-Act non è la formula magica, bensì il percorso da intraprendere: come una mappa sulla quale disegnare il percorso, il cammino da percorrere.

Molti sono convinti che bastino pochi semplici passi per raggiungere la migliore funzionalità aziendale:

  1. nominare un Project Coordinator tra gli addetti per coordinare e seguire il progetto;
  2. trovare materiale informativo in rete riguardo ai principi del Lean Thinking;
  3. affrontare le criticità che si presentano come slancio di iniziativa di Lean Transformation.

Abbiamo visto molte aziende, con le più nobili intenzioni, camminare a testa bassa verso l'eliminazione di tutte le attività MUDA (ossia tutte quelle attività che producono sprechi di materiali e/o di tempo) con l'applicazione di offensive tipo KAIZEN puntando al miglioramento continuo. Davvero molte. Queste azioni di per sé portano a ben poco se non a nulla. Infatti il risultato è sempre stato lo stesso: nessun risparmio effettivo e conseguente abbandono del progetto, per poi tornare al punto di partenza.

Per quale motivo? La risposta la si trova sul raggio d'azione attivata: agendo soltanto su una piccola parte della catena del valore del prodotto, l'efficienza è soltanto parziale e quindi il valore ancora fatica a fluire regolarmente.

A questo punto molte aziende sono passate ad altre azioni concrete, concentrate sull'eliminazione dei colli di bottiglia (sulla base della teoria dei vincoli) per far fluire più velocemente il valore, oppure verso le sei Sigma per migliorare la qualità, oppure agendo sulle cinque S, e così via come pescare alla cieca dal mazzo di carte dei principi legati al Lean Thinking.

Per raggiungere il successo con la Lean questo non basta.

Condicio sine qua non per raggiungere il successo con la Lean non è la sola e singola applicazione dei vari principi, bensì trovare il loro perfetto contesto all'interno dell'azienda.

In parole povere MakeITlean non solo applica tutti i principi necessari per snellire e rendere molto più performanti le aziende, ma li contestualizza all'interno della cultura aziendale. Come un abito sartoriale su misura: ogni giacca ha risvolti, bottoni, tasche e spacchi ma a seconda della persona saranno creati ad hoc per esaltare la figura di chi la indossa; la giacca perfetta per una persona, non sarà così perfetta per l'altra.

MakeITlean utilizza i principi del Lean Thinking come parti di un abito, come pezzetti di un puzzle per costruire il quadro strategico e d'azione su misura per l'azienda. Non solo trasmettiamo i concetti, ma li applichiamo, in piena collaborazione, in base alle reali necessità dell'azienda che abbiamo di fronte.

Vediamo il percorso MakeITlean per avere successo con la Lean nella pratica

Innanzitutto entriamo nel mood aziendale: abbiamo bisogno di conoscere l'azienda, vedere personalmente come si svolgono tutte le fasi di lavorazione, il processo produttivo, gli spostamenti dei materiali e delle persone... abbiamo bisogno di "respirare" la vostra azienda per conoscere e capirne le reali esigenze e trovare i colli di bottiglia da risolvere.

Dopo questa prima fase di approfondimento inizia il preludio di quello che sarà il percorso di Lean Trasformation con diverse valutazioni riguardo:

  • il layout aziendale: la disposizione delle macchine, del magazzino, ecc tenendo conto di tutte le movimentazioni del materiale e del percorso degli addetti;
  • la disposizione del materiale per l'attrezzaggio macchine: per inseguire il sogno del lotto ottimizzato, è necessario essere in grado di attrezzare la macchina in tempi brevi;
    [leggi anche SMED: come ridurre il tempo di attrezzaggio macchina]
  • il consumo di materie prime e di semilavorati: vi sono sprechi i materiale? inutili stock a magazzino?
  • varie ed eventuali: sprechi di materiale, perdite di tempo, mal organizzazione delle operazioni, ecc... Tutto quello che può portar via tempo e materiale prezioso per la produzione.

Delineata una fotografia generale, iniziamo, insieme, ad intervenire. Si tratta di un percorso condiviso, che va affrontato in collaborazione reciproca in modo da unire l'esperienza e la conoscenza profonda dell'azienda da una parte con la conoscenza e l'esperienza in ambito Lean dall'altra.

In questo modo MakeITlean accompagna le aziende attraverso il progetto di Lean Transformation indicando man mano le migliorie da apportare e aiutando l'azienda nel Problem Solving (perché i problemi li andiamo a scovare, a risolvere e superare!)

Che vantaggi porta l'affiancamento di MakeITlean nel vostro percorso di Lean Transformation?

  • innanzitutto l'azienda ha la possibilità di avere una persona esterna, quindi non influenzata dalla "vita aziendale" che possa portare avanti il cambiamento valutando le situazioni in modo imparziale;
  • indica un sensei: un insegnante dal quale apprendere le linee guida 
  • cogliere quegli aspetti di crisi che possono essere risolti attraverso un buon percorso di Lean Tranformation;
  • grazie all'analisi iniziale è in grado di mappare l'intera catena del valore dei prodotti e scovare quelle azioni da modificare e migliorare;
  • ed ultimo vantaggio ma non per importanza, vi aiuta a trovare il punto di partenza per il vostro percorso!

Vi siete mai chiesti qual'è il passo più difficile da intraprendere? Lo scoglio maggiore da affrontare? Il più grande punto critico in un processo decisionale o in un progetto? Trovare il punto di partenza!

Il problema (se possiamo definirlo problema) più grande è: da dove partire? Molti non danno particolare importanza a questo, invece è come un iceberg: apparentemente piccolo e innocuo ma ciò che si vede è solo la punta che fuoriesce dall'acqua, la parte invisibile e sommersa è la più rilevante!

Il detto "scendere dal letto con il piede sbagliato" non nasce a caso: intraprendere un progetto con azioni non del tutto prioritarie (con il piede sbagliato appunto) potrebbe comprometterne non solo il risultato ma anche la redditività (ROI)!

Nelle aziende produttive le difficoltà e gli errori molto spesso escono allo scoperto alla fine del processo produttivo, quando oramai la produzione è completata! A questo punto è necessario ripercorrere tutto il processo a ritroso fino a quando si trova il fattore scatenante e ovviamente è necessario ripartire da capo per consegnare il prodotto corretto, ovviamente in ritardo e con non pochi disagi per il cliente.

Un percorso di Lean Transformation parte da qui: dove nascono le difficoltà? Si analizza, si studia, si osserva e si cerca di capire la "fonte" degli sprechi MUDA per poi andare a colpire direttamente lì. Questo significa dover andare a colpire attività a monte, che possono influenzare l'intero processo produttivo: sembra ancora un gioco da ragazzi?  

Prendiamo ad esempio un'azienda del mobile: le maggiori difficoltà stanno nel riuscire a produrre velocemente tutte le varianti richieste, ognuna diversa dall'altra, nel più breve tempo possibile e riducendo al minimo gli sprechi di materiale. Ovviamente il tutto con la miglior qualità! Attualmente la tendenza è verso una sempre più maggiore personalizzazione del prodotto per il cliente finale e quindi le aziende si trovano molto spesso a dover gestire un catalogo dalle infinite combinazioni.

Potrebbe essere utile intervenire già in fase di progettazione e sviluppo prodotto al fine di snellire la produzione?
Oppure agire sullo snellimento delle operazioni di produzione e costruire i nuovi prodotti facendo leva proprio su questo?

E tu in azienda quale difficoltà riscontri maggiorente? Abbiamo parlato del mondo del mobile ma gli insegnamenti di Taiichi Ohno sono applicabili in tutti i settori.  Vogliamo lasciare sospesa questa riflessione perché desideriamo che tu la condivida la tua con noi in un commento o via email.

Oppure se è già stato intrapreso un percorso di Lean Transformation raccontaci il tuo successo! Oppure, ancora più importante, raccontaci le difficoltà riscontrate, il miglioramento non si ferma mai!

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In conclusione: avere successo con la Lean è un gioco da ragazzi o infinito grattacapo?

Sicuramente non è semplice: sono necessarie specifiche competenze e un particolare spirito di osservazione. Allo stesso tempo non è nemmeno un grattacapo infinito: il miglioramento è continuo ma fatte le opportune considerazioni e ragionamenti è possibile strutturare il migliore percorso per la tua azienda!

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