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Industria 4.0: utopia, opportunità o rottamazione aziendale?

Industria 4.0: Makeitlean ne parla da più di due anni. 

È un concetto ormai consolidato nel panorama industriale mondiale: Manufacturing Usa  per gli americani, Industrie 4.0 per i tedeschi, Industrie du Futur per i francesi... È un'evoluzione obbligatoria, un percorso, una road map verso il successo di tutte le aziende che vogliono trasformare la loro energia produttiva in risultati propulsivi.

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Lo scorso 24 novembre nella splendida Villa Braida a Mogliano Veneto in occasione dell’evento Fabbrica Futuro si è parlato molto approfonditamente di Industria 4.0.

Ospiti Illustri, tra gli altri, il Professor Marco Taisch docente al Politecnico di Milano ed il Professor Stefano Micelli dell’Università Ca’ Foscari di Venezia. E la presenza di molte aziende coinvolte in prima linea a implementare le nuove tecnologie in un panorama economico giorno dopo giorno sempre più dinamico ed in forte cambiamento.

E’ emersa in modo forte e chiara una certezza: gli imprenditori oramai non hanno più giustificazioni per rimandare il loro percorso di rinnovamento che può  fare la differenza sul mercato in termini di competitività.

Non è più il tempo di chiederci quale sarà il Roi degli investimenti in tecnologia, razionalizzazione dei processi e comunicazione creativa, ma la domanda che ogni imprenditore è chiamato a dare una risposta a tutti i suoi stakeholders è questa:"Quanto tempo resisterò ancora prima di lasciare definitivamente il passo alla concorrenza?"

Il governo italiano ha stilato il Piano Nazionale Industria 4.0 che concentra 13 miliardi di incentivi fiscali e ammortamenti messi a disposizione di tutta l’industria italiana. Il Prof Taisch lo definisce “Un piano armonioso che crea grandi opportunità per il Paese. Le imprese che vogliono davvero innovare ora non hanno più alibi”

 

überÈ un processo ormai in fase avanzata che aumenta la propria velocità in modo vertiginoso, che va a colpire in modo particolare l’industria manifatturiera italiana.

Come la “überizzazione” dei servizi e la “amazonizzazione” delle vendite stanno plasmando e trasformando in maniera definitiva la modalità di erogare servizi, di vendere prodotti e creare profitti in ogni mercato al quale ci affacciamo, l'industria 4.0 trasformerà definitivamente il modo di fare impresa.

 

Quali sono quindi le best practices per le PMI italiane che vogliono creare la loro industria 4.0?
Le parole chiave per Makeitlean sono queste:

  • INNOVAZIONE: nella mentalità prima di tutto, innovazione di prodotto e poi innovazione ancora senza sosta, attraverso la tecnologia, i processi, l’Information Technology, l’organizzazione aziendale.
  • COMUNICAZIONE INTERNA: il confronto  aperto, lo scambio di informazioni, il dialogo tra tutti gli attori protagonisti della vita aziendale è LINFA VITALE per la costruzione di un’azienda attiva, creativa e in continua fase propulsiva. È fondamentale che il mondo ICT parli al mondo Operations in modo chiaro e che quest’ultimo ascolti e utilizzi tutti i vantaggi che l’informazione digitalizzata porta all'organizzazione dei processi.
  • DIGITAL MARKETING attraverso l’utilizzo dei canali digitali per trasmettere e divulgare la propria unicità: i millennials, i prossimi consumatori, stanno guardando il mondo attraverso smartphone e tablet.
  • DATI in primis dentro la fabbrica: impariamo a recuperare dati in ogni reparto aziendale e impariamo a renderli fruibili a tutto il team Azienda. E poi andiamo ad analizzare e utilizzare i big data direttamente dalla rete.
  • PRODOTTO, continuiamo a puntare sul Made in Italy, sulla creatività e versatilità propria delle PMI italiane, ma iniziamo ad ampliare la nostra concezione di prodotto, non solo come un singolo oggetto ma come servizio, e servizio come personalizzazione del prodotto stesso e al servizio quindi come ponte di collegamento diretto con il nostro cliente, come metrica per interagire con chi utilizzerà i frutti della nostra produzione. Il cliente diventa quindi parte attiva e creativa nel processo.
  • BIG DATA & ANALYTICS. Cosa si può fare con i Big Data? Tra i tantissimi ecco un esempio bellissimo e molto originale, ma funzionale a far comprendere la grande duttilità e l’efficacia dell’utilizzo dei big data e della loro aggregazione mirata a migliorare qualsiasi tipo di processo. In Nuova Zelanda sono riusciti ad applicare i Big Data persino alla crescita dell’erba nei pascoli. Monitorandone la velocità e collegandola a sistemi di geo-localizzazione sono riusciti ad aumentare la resa dei pascoli fino al 478% dirigendo le mandrie a mangiare nei pascoli dove l’erba è più alta.
  • TECNOLOGIE ABILITANTI: robot collaborativi, stampanti 3D, realtà aumentata, apps integrative, sensoristica, IoT... Tutte queste tecnologie permettono ad ogni azienda di arrivare al massimo efficientamento passo dopo passo, senza stravolgimenti.
  • LEAN THINKING: il pensiero snello è il driver interpretativo perfetto nella Fabbrica 4.0. Nel concetto di Kaizen, il miglioramento continuo, troviamo un alleato parallelo al continuo progresso tipico della tecnologia stessa, che proprio come nel Kaizen, con il minimo sforzo è votata alla ricerca e al continuo perfezionamento della performance.
  • METODO MAKEITLEAN® L’Uomo al centro e prima di tutto. Uno dei compiti più importanti in questo contesto per il Lean Management è proprio quello di saper valorizzare le ineguagliabili qualità umane. Far incrociare l’esperienza delle competenze mature della tradizione manifatturiera italiana, con la freschezza mentale dei nativi digitali, la loro capacità di semplificare processi trovando la fluidità e la velocità necessaria per supportare il cambiamento e della loro capacità di ragionare per “configurazione” al posto della classica “programmazione”.

Vorremmo poi approfondire altri elementi fondamentali in questo percorso verso il futuro prossimo, e spiegare come il PLM, il Product Lifecycle Management possa aiutare a migliorare tutta la gestione dei dati di prodotto, degli impianti e dei processi aziendali.

Oppure vorremmo parlare di “automazione cognitiva”, come la definisce il Prof. Taisch e cioè il passaggio da un modello di automazione in cui i robot surrogano le persone a un modello in cui circolano maggiori informazioni contestualizzate, precise e in tempo reale a totale fruizione dell’operatore. Dove lo stesso supportato da strumenti di facile utilizzo come tablet, smartphone o sensori dedicati, migliora la propria operatività e rimane centrale nel processo industriale perché i dati lo rendono più intelligente e performante.

Però il nostro viaggio nella quarta Rivoluzione industriale è appena iniziato, ritorneremo puntuali sull'Industria 4.0 e continueremo a seguire  e supportare le aziende in questa road map fatta non solo di bit, silicio e acciaio, ma anche di cuore, passione e creatività tutte italiane.

Entra anche tu attivamente in questo cambiamento e non vuoi perderti i prossimi articoli e aggiornamenti iscriviti alla nostra newsletter oppure lascia un tuo commento attraverso il form qui sotto!

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