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Il potere delle 3M: individuare lo spreco per trasformarlo in valore

Nel precedente articolo vi abbiamo parlato dell’importanza del metodo 5S per riuscire a modificare quelle attività che all’interno di un’organizzazione non riescono più ad apportare valore e quindi rallentano il processo di miglioramento a cui aspira il Lean Thinking.
Questa volta ci focalizzeremo su un’altra lettera importante per la Lean, ovvero la lettera M! Che definisce quelli che sono gli sprechi all’interno di un’azienda, che devono essere individuati ed evitati.

Il focus principale della Lean, lo sappiamo, è la risoluzione dei problemi allo scopo di fornire valore al cliente, attraverso la riduzione degli sprechi.
Si promuove un miglioramento continuo che nasce dalla collaborazione consapevole e congiunta di tutte le componenti aziendali.

Fondamentali per lo sviluppo di questo approccio sono:

  • La comunicazione aziendale e
  • I sistemi informatici.

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Per ottenere dei risultati da questo tipo di approccio, i concetti sui quali dobbiamo focalizzarci e sui quali dobbiamo andare ad intervenire sono:

  • Il flusso di valore: che è composto da tutti i processi necessari a portare i prodotti o i servizi dal concept al cliente;
  • Il valore: ovvero ciò che il cliente vuole e ricerca, quello per cui è disposto a pagare;
  • Gli sprechi: tutte quelle attività cha assorbono tempo e risorse e non apportano valore al cliente finale.

Questi ultimi possono essere suddivisi in 3 categorie, conosciute come le 3M: MUDA, MURI e MURA. Le differenze e le similitudini tra questi tre termini ci permette di avere una maggiore comprensione dell’impatto che le attività generatrici di spreco hanno nella nostra attività e perché sia così importante cercare di eliminarle.

Che cosa sono le 3M?

Le 3M sono sostanzialmente le 3 cose che bisogna evitare durante il processo produttivo per ottenere qualità, e sono, manco a dirlo, strettamente collegate tra di loro.

3m

Vediamole più nel dettaglio:

MUDA: inteso proprio come spreco o anche perdita; significa sostanzialmente togliere il superfluo, togliere dai nostri gesti tutto quello che non è essenziale. All’interno di un’azienda questo si riferisce a tutte quelle attività che assorbono risorse ed energie e non creano valore, come per esempio la realizzazione di pezzi difettosi che non verranno utilizzati, la produzione di qualcosa che non serve (aumenta il magazzino che rappresenta un costo per l’azienda), lo svolgimento di procedure non necessarie, oppure gli spostamenti di personale o il trasporto di merci da un posto all’altro senza un’effettiva utilità, o ancora, gruppi di persone inattivi o in attesa perché ci sono dei ritardi o degli errori in una fase di produzione a monte.
Questa tipologia di sprechi è molto comune nelle aziende, vengono tollerati e considerati come fossero un cosa normale, e spesso non vengono nemmeno visti!
Beh, in realtà la componente umana è fondamentale all’interno del processo produttivo e la possibilità di sbagliare fa parte della natura umana! Il problema è quando queste disattenzioni si ripetono nel tempo fino a diventare abitudinarie.

Quando vi diciamo che è necessario ottimizzare la produzione è proprio per evitare di ottenere questi sprechi e per cercare di rendere il processo produttivo il più fluido possibile, eliminando i punti dove si producono più perdite.
Il concetto di Muda si è poi evoluto in quelli che sono diventati i 7 sprechi della Lean Production.     

                     [Quali sono i 7 sprechi maggiormente presenti nelle aziende? Leggi l’articolo!]

MURI: sovraccarico o eccesso. L’eccesso è piuttosto comune nel sistema industriale tradizionale, in cui molto spesso si ordinano i pezzi in grossi lotti per risparmiare nel costo totale.
In termini produttivi, evitare il Muri significa evitare di avere stock troppo grandi in magazzino e organizzarsi acquistando o producendo i materiali di volta in volta necessari per la produzione, e gestendo il magazzino basandosi sul principio “just-in-time”. Questo in termini produttivi limita i costi e consente all’impresa di essere più flessibile ed adattabile a quella che è la domanda di mercato.
Il sovraccarico invece consiste nell’assegnazione di carichi di lavoro irrealistici sulle persone e sulle macchine, che generano stress inutili ed errori e rilavorazioni.

MURA: variabilità e irregolarità. Rappresenta l’incoerenza nel flusso di lavoro, causata dalle variazioni di volume, ovvero dall’irregolarità della domanda.
Dal momento che i clienti, sempre di più, richiedono varietà e flessibilità, dovremmo riuscire ad ottenerle evitando complessità inutili all’interno del sistema produttivo. Sarà responsabilità del management ridurre al minimo l’incidenza della variazione nella produzione, per esempio introducendo sistemi di controllo, di produzione e di consegna just-in-time.      

La comprensione e l’individuazione delle 3M all’interno dell’azienda porta ad una prospettiva complessiva di riduzione dello spreco e rafforza un ciclo di miglioramento continuo.

In che modo?

La riduzione della variabilità (MURA) si può ottenere per esempio attraverso la selezione dei mercati, dei clienti, e le politiche di prezzo; per la riduzione del sovraccarico (MURI) invece dobbiamo concentrarci sulla progettazione di processi a flusso, qualità costante, lavoro standard e sul bilanciamento delle risorse per creare condizioni stabili in grado di supportare il flusso regolare di lavoro.
Nel momento in cui, attraverso l’attuazione dei diversi processi, si riescono a ridurre gli sprechi sistematici di variabilità e sovraccarico, i lavoratori hanno il tempo e la possibilità di focalizzarsi sul miglioramento continuo del flusso di lavoro e delle proprie attività; in questo modo si arriva a eliminare i MUDA (ovvero gli sprechi) restando concentrati nel proprio lavoro quotidiano.

Questi concetti sembrano così semplici e ovvi che spesso vengono sottovalutati, e a volte non ci si rende conto di quanto siano fondamentali e come possano realmente cambiare le cose.

Contattaci per approfondire questi ed altri argomenti sui processi Lean e per capire come riuscire ad ottenere migliori performance dalle attività quotidiane che svolgi in azienda.

 

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