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Trovati in difficoltà e metti in difficoltà gli altri: Taiichi Ohno e la Lean Production

Uscire dalla zona di comfort è il modo più efficace per mettersi alla prova, affrontando e superando gli ostacoli che si trovano di fronte.

Il terzo insegnamento di Taiichi Ohno è molto interessante, perchè espone in concetti come "trovati in difficoltà e metti in difficoltà gli altri" la sua idea. Rimanere in una situazione comoda non porta al miglioramento costante, ma alla retrocessione continua. Questo vale sia nel lavoro, che nella vita di tutti i giorni.

Fare del proprio meglio, esprimere sé stessi e buttarsi nelle attività più complicate, imparando a rimediare dai propri errori, fa parte dell'essenza della natura umana stessa. Se non ci fossimo evoluti oggi vivremmo ancora nelle caverne, per dire.

Nel settore industriale il concetto è assolutamente applicabile e di comprovato successo. Come è valido e autorevole nella vita quotidiana, così lo è anche per la propria azienda. Vi sono anche in questo caso alcuni punti cruciali da analizzare, partendo appunto dagli insegnamenti di Taichii Ohno.

Se ti sei perso l'esposizione del primo e del secondo insegnamento, li trovi sul nostro blog.

1. Aumenta la produzione limitando il numero dei lavoratori

Il segreto della crescita sta tutto qui. Bisogna che ogni lavoratore sia spronato a dare il meglio, facendo si che possa utilizzare la sua intelligenza in modo produttivo. In effetti, utilizzare molte persone, tanti impianti, abbondanza di capitale e materiali, è molto comodo e semplice.

Ma se vi si chiede di produrre con personale e impianti scarsi, materiale e capitale appena sufficienti, siete in grado di essere altrettanto produttivi?

Probabilmente vi trovereste in difficoltà. Ecco che da questo momento si esce dalla zona di comfort. In questo caso infatti, si dovranno ottimizzare e usare al massimo le risorse sfruttando il proprio ingegno:

  • come utilizzare le persone?
  • come fare in modo che gli impianti non si fermino?
  • come eliminare gli sprechi di macchinari?
  • come non causare difetti?

Ohno anche in situazioni senza particolari difficoltà metteva i subalterni in posizioni quasi assurde, ordinando loro di fabbricare i prodotti con un numero ridotto di operai. In questo modo li faceva crescere spronandoli ad utilizzare al massimo il loro ingegno.

2. Non prendere decisioni sul lavoro in base alle possibilità

Decidi piuttosto sulla base delle Necessità. Se ti dicessi che la magia esiste, tu ci crederesti? Forse no. Eppure ci sono degli incantesimi che davvero possono funzionare. Dato che ogni modo di interpretare il mondo dipende da come noi lo rappresentiamo, se siamo capaci di convincere noi stessi che siamo in grado di fare qualcosa, sarà molto più facile che ci riusciremo.

Iniziando davanti ad una difficoltà dicendo "non sono capace di farlo", comunichiamo al cervello che davvero non possiamo farlo. Quando invece si affrontano le cose pensando di "esserne capaci", si riuscirà a farle, contrariamente a quanto previsto.

Il fondamento del metodo Toyota è "Anzitutto, proviamo a farlo!". Per il lavoro sono necessarie persone che gettano la palla il più lontano possibile e persone che aguzzano l'ingegno per cercare di prenderla.

3. Non insegnare le risposte, trova il modo per far riflettere

Il modo più efficace per ottenere idee sorprendenti è mettere all'angolo le persone. Tuttavia essere in grado di tirar fuori delle buone idee solamente mettendo le persone con le spalle al muro non è una cosa così semplice.

Bisogna piuttosto aver fiducia nell'ingegno umano ed essere sempre pronti ad offrire una mano in caso di necessità e difficoltà.

4. Cambia mentalità

Quando hai voglia di qualcosa prova a pensare se invece puoi farne a meno. Impegnandosi con ostinatezza a generare idee efficaci per raggiungere obiettivi difficili da conseguire, si acquista "capacità di pensare". A volte conviene avere l'audacia di assumere personalmente dei compiti ardui: budget sempre più ridotti, personale sempre più limitato, tempi sempre più stretti.

In questo modo cambia la prospettiva finale e crescono sensibilmente le capacità di pensare e le competenze per svolgere attività di Kaizen.

5. Per smuovere le persone bisogna scuotere le loro emozioni

Questo è un concetto che al giorno d'oggi risulta essenziale anche nel marketing. Le persone non acquistano perchè hanno bisogno di qualcosa, ma piuttosto comprano ciò che le fa emozionare.

In azienda cercare di creare delle difficoltà alle persone, mettendole nelle condizioni di risolvere problemi che richiedono un maggiore uso del loro ingegno, è senz'altro un buon modo per ottimizzare i processi.

Mettendo le persone alle strette, queste vengono responsabilizzate e stimolate ad un maggior rendimento.

Conclusione

Per concludere questo articolo che esplicita con attenzione il terzo importante insegnamento del padre della filosofia Lean, Taiichi Ohno, possiamo affermare quanto sia importante non solo avere fiducia nei collaboratori che ci circondano, ma soprattutto cercare di spronarli a dare il massimo.

Responsabilizzare e mettere in difficoltà qualcuno non è sinonimo di autorità e supremazia, quanto piuttosto di crescita e sviluppo personale e professionale. 

Nell'articolo precedente abbiamo parlato di quanto sia simile un'azienda ad un organismo vivente: se ogni parte funziona bene, l'intero corpo si sente in forma e riesce ad affrontare ogni difficoltà senza problemi.

Quando invece si verificano rallentamenti e falle nel processo interno, il riscontro lo si ha anche esternamente. Applicare le metodologie Lean alla propria realtà aziendale diventa oggi essenziale per garantire un successo nel mercato.

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