Lean Thinking nel Marketing per snellire il processo produttivo
Hai analizzato tutti i tuoi flussi produttivi, hai analizzato il Genba, sei intervenuto con successo per eliminare gli sprechi, eppure la tua produzione non è ancora organica e il flusso di valore non scorre ancora come vorresti.
Hai mai pensato che il problema potrebbe essere nella varietà?
Non mi riferisco soltanto al tuo catalogo prodotti: la varietà è un tema più complesso, da affrontare già in sede di progettazione e che interessa ogni fase del processo produttivo. Per questo, uno degli aspetti fondamentali della Lean Production è il Lean Thinking: pensiero snello per produzioni snelle.
Per approfondire: Lean Thinking, tante definizioni, ma una sola filosofia... facciamo chiarezza!
Se già la tua azienda è organizzata secondo un sistema pull, ovvero tirato dal cliente, sei sulla buona strada per apprezzare i risultati garantiti dalla Lean Production. "Snello", però, non significa soltanto efficiente: puoi ottenere ancora molti miglioramenti puntando sulla riduzione della varietà.
Perché applicare il Lean Thinking nel processo produttivo significa ridurre la varietà?
Vediamo cosa si intende esattamente per "varietà legata alla sviluppo del prodotto".
Pensiamo alle tre fasi di questa operazione: la definizione dell'architettura, la progettazione, la prototipazione. In questi diversi momenti la varietà può presentarsi sotto forma di:
- tutti i tipi di componenti necessari
- tutti i processi interessati
- tutti gli assiemi che caratterizzano l'assemblaggio
- tutti i processi di riassettaggio necessari alla fine di un ciclo produttivo per iniziarne un altro.
Da questi elementi possono nascere più problemi di quanti te ne aspetteresti. In particolare, i costi possono aumentare molto in seguito alla complessa gestione dei componenti d'acquisto, alla frammentazione dei lotti d'acquisto, alla giacenza.
La varietà aumenta la necessità di scorte e di sovrapproduzione, rendendo più difficile organizzare i flussi tirati dal cliente in modo totalmente privo di sprechi. Il Lean Thinking punta all'eliminazione di questi ostacoli e all'ottimizzazione dei flussi del processo produttivo sin dalla progettazione, tracciando le linee guida della struttura aziendale.
Strumenti del Lean Thinking: il Value Reduction Program
Pensare Lean, per agire Lean: il Value Reduction Program è uno strumento implementato nella filosofia dell'azienda snella per poter limitare la varietà che crea un livello di complessità difficile da gestire senza sprechi e in modo armonico.
Non si tratta di un mezzo pratico, ma di un approccio, un modo di progettare i prodotti e la loro lavorazione. A supporto del VRP è fondamentale che vi sia un buon sistema gestionale: l'ottimizzazione in ottica Lean dell'IT aziendale renderà tutto ancora più semplice.
Affinché i benefici derivanti dal VRP siano concreti e misurabili in azienda in termini di prestazioni e risultati, tale approccio deve essere assunto da tutti i tuoi lavoratori coinvolti nella progettazione e nella prototipazione di un nuovo prodotto: ogni innovazione non dovrà tenere conto soltanto dei possibili guadagni derivanti, ma anche dagli effetti della sua implementazione all'interno del processo produttivo.
Se gli sprechi e le difficoltà che ne derivano rischiano di essere maggiori dei benefici, forse è il caso di rivedere i piani, non trovi?
Il VRP nei tre momenti di progettazione di un prodotto
Come trasformare tutte queste indicazioni in un approccio concreto da applicare senza difficoltà? Ecco qualche linea guida che ti aiuterà a capire cosa significa adottare in modo concreto il Lean Thinking, a partire dalla strutturazione dell'architettura.
Per stabilire l'architettura di un prodotto è necessario conoscere i prodotti che compongono la gamma e tutti i singoli moduli necessari. Attraverso il VRP è possibile adottare due tecniche:
La prima è quella del fisso - variabile. Questo approccio consiste nel semplificare i singoli moduli il più possibile senza nulla togliere a efficienza e funzionalità, tenendo sempre presenti le esigenze del cliente finale.
Tanto più riuscirai ad estendere l'uso di un modulo complesso a tutta la gamma, mantenendolo elemento fisso e variando soltanto moduli secondari e meno complessi, tanto più sarai riuscito nel tuo intento di ridurre la varietà e rendere la produzione efficiente.
La seconda tecnica è quella della combinazione, ovvero dell'utilizzo del minor numero possibile di moduli da combinare tra loro per completare la gamma di prodotti. Questo è possibile puntando sulla multifunzionalità dei singoli moduli.
Anche in questo caso, l'eliminazione della varietà non comporta una riduzione di offerte per il cliente: scopo ultimo del Lean Thinking è rendere snella la produzione senza limitare la capacità di risposta alle esigenze dei clienti.
Vuoi essere sicuro di non perdere i vantaggi acquisiti anche nelle fasi successive?
In fase di progettazione, stabilisci delle regole fisse, la cui principale può essere quella del riuso: punta il più possibile sul riuso di processi, materiali e lavorazioni che già devi svolgere nella tua azienda, per limitare l'introduzione di ulteriore varietà che rende complessi i tuoi flussi di valore.
Ora, non ti resta che semplificare la prototipazione: giunto a questo punto ti renderai conto di quanto i prodotti di ogni singola famiglia abbiano in comune fra loro. Per questo non sarà più necessario realizzare un prototipo per ognuno di essi: potrai organizzare dei sottoinsiemi sulla base delle affinità strutturali dei singoli prodotti, limitando il numero di verifiche e, di conseguenza, i costi di questa delicata fase della produzione.
In conclusione...
Per organizzare la tua azienda in ottica Lean, insomma, devi saper guardare in due direzioni:
- devi osservare la tua azienda oggi, analizzandone ogni comparto e intervenendo con piccoli miglioramenti in grado di apportare benefici all'intero processo produttivo,
- e devi anche guardare al domani, adottando il Lean Thinking e facendo in modo che anche i nuovi flussi da implementare vengano organizzati in modo snello.
Così potrai mantenere gli ottimi risultati già raggiunti e continuare a migliorare sul cammino del Kaizen.
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