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[Intervista] Il punto di vista di un esperto e docente: Paolo Muttoni

È importante studiare, è importante conoscere, non solo da tomi pieni di belle parole e teorie ma anche dalla realtà, dai casi concreti, dalle persone che vivono in prima persona, professionalmente, il tema di studio.
Amiamo la Lean e ne abbiamo fatto "uno stile di vita, uno stile di impresa" e per trasmettere questo a voi lettori abbiamo deciso di portare non solo le belle parole che si studiano nei libri, non solo esempi e casi di successo ma anche il punto di vista di professionisti nel settore, quelle persone che "respirano lean".

Abbiamo iniziato con Ilario Lavina, CEO & Founder di Makeitlean, proseguito con Mariacristina Gribaudi, Amministratore di Keyline SPA ed ora abbiamo il piacere di poter intervistare Paolo Muttoni: responsabile Lean Centre della Fondazione CUOA. Esperto ICT, ha acquisito esperienza come formatore sui temi Lean facendo lezione al CUOA e svolgendo attività kaizen presso alcune aziende del territorio (oltre che al CUOA).

Lei conta una profonda formazione informatica, per poi essersi spostato verso la Lean. Quali sono i vantaggi in azienda di poter disporre di una visione "allargata" dei processi?

valore-aziendaleSecondo me il vantaggio è duplice: come (ex) IT Manager ho capito che per molti anni ho lavorato con tanto impegno ma non consideravo quale fosse il valore che il mio cliente interno mi chiedeva. Se oggi tornassi ad occuparmi di IT rivoluzionerei l’approccio, farei lo stesso lavoro in modo diverso: via l'help desk, la scrivania va nel Gemba, le persone vanno formate e supportate. Viceversa, l’IT ha il privilegio di vedere e conoscere tantissimi processi dell’azienda anche se non se ne rende conto. Capire la metodologia permette di essere in sintonia con il business, capire che certe scelte vanno fatte su criteri che sono parte di un ambito più ampio. L’IT tende ad essere conservativo, prudente, fa grandi innovazioni, usa tecnologia sempre e ovunque. Lean è approccio incrementale, semplificazione, sperimentazione, tutto è possibile solo se l’IT manager cambia il proprio approccio ed esce dalla zona di confort. Una rivoluzione.

Secondo la sua esperienza, quanto conta avere un background informatico? A chi volesse iniziare un percorso formativo in tal senso, cosa consiglierebbe?

L’area informatica non è l’unica area privilegiata che offre una visione ampia, chi ha lavorato in azienda in aree diverse può aver acquisito un’altrettanta visione dall'alto. Un percorso di conoscenza delle tecniche è importante ma che faccia sperimentare è fondamentale.

Lei ha collaborato con diverse aziende proprio in ambito LEAN, che settori ha toccato?

I settori sono molto vari: ospedali, comuni, società di servizi, aziende dell’agroalimentare, software house. Paradossalmente sono molto poche le aziende che “tradizionalmente” applicano il lean. Secondo me questo sta a significare che oggi, più che in passato, il Lean Management è una metodologia trasversale che si applica in ogni contesto. Con successo. W la Lean Society.

E quali difficoltà principali ha incontrato nel proporre il percorso Lean?

Direi 3 in particolare: poca convinzione dell’imprenditore o della proprietà, costi considerati alti, mancanza di coraggio nell'affrontare i veri problemi.

Lean Thinking sembra quasi un’innovazione, un tema di nuova generazione, ma a pensarci bene ha una storia molto importante. In quale modo le aziende possono accarezzare l’innovazione attraverso il Lean Thinking?

Considerando il termine innovazione a 360 gradi, credo che solo il primo principio “valore per il cliente” sia un fattore “innovativo” che trasforma le persone, i processi e il business. Se un comune da domani sparisse la burocrazia, un ospedale smettesse di sprecare soldi e medicinali e i medici curassero i pazienti invece di fare turni o litigare per i posti letto, non sarebbe un’innovazione incredibile?

Lean-Accounting-Reporting-Business-Intelligence

E ora parliamo di un tema a noi caro: Lean Accounting. Ad oggi non ci sono casi pratici sui quali ispirarsi, lei saprebbe dirci come mai? Una sua opinione.

Forse perché il modo che tutti usano per valutare le aziende è legato ai criteri dei lotti e delle code, dei magazzini e dei piazzali pieni di prodotti finiti. Probabilmente ci vorrà un po’ di tempo , ma credo che qualcosa cambierà, se non altro per l’interesse che le aziende stanno dimostrando sul tema.

Ultima domanda: da 1 a 10 perché un imprenditore dovrebbe avvicinarsi al Lean Thinking e a tutta la filosofia Lean?

L’imprenditore dovrebbe essere lean 10 su 10 e non solo “avvicinarsi"

Perché?

Perché solo se ci crede al 100% può incidere a fondo per trasformare l’organizzazione. Lean management è un mezzo e non un fine. E' dimostrato che essere lean migliora il conto economico, la redditività dell'impresa.

Possiamo dire di aver centrato in pieno la filosofia MakeITlean: portare le aziende a lavorare meglio, ad essere snelle ed efficienti, massimizzando i margini e la redditività d'impresa.
Siamo consci del fatto che per un imprenditore si tratti di affrontare un percorso ad ostacoli, sia operativi che di pensiero, ma siamo altrettanto convinti che un percorso di Lean Transformation in affiancamento a persone che hanno maturato la loro esperienza sul campo, possa portare non solo all'innovazione ma anche ad una concezione migliore di azienda.

Il Metodo MakeITlean® che abbiamo sviluppato punta a mettere al centro di tutto le qualità umane, i vostri collaboratori di cui vi fidate,  per un continuo miglioramento delle performance produttive (Kaizen).

Per scoprire la nostra metodologia visita la pagina dedicata cliccando qui e contattaci per una prima visita di confronto completamente gratuita. Il Nostro team sarà a tua disposizione per valutare le reali necessità della tua azienda. 

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